Scandalo Facebook-Cambridge Analytica: cosa sta succedendo?
Nuovi sviluppi per lo scandalo Facebook-Cambridge Analytica, gli iniziali 50 milioni di utenti coinvolti nel datagate salgono a 87 milioni alla luce di quanto ha comunicato Mike Schroepfer, chief technology officer di Facebook, con un post sul blog ufficiale.
Alla Commissione Ue, Facebook ha comunicato che gli europei coinvolti nel caso sono 2,7 milioni; da quanto si apprende in Italia sarebbero stati raccolti i dati di 214.134 utenti.
Chi è Cambridge Analytica?
Lo scorso 17 marzo le inchieste di New York Times e Guardian hanno messo in luce quanto stava succedendo tra Facebook e Cambridge Analytica. Cambridge Analytica è una società che si occupa di big data analytics: ha raccolto i dati personali di oltre 87 milioni di utenti del social media, violandone la policy e riutilizzandoli allo scopo di influenzare le elezioni presidenziali americane, la Brexit e le altre campagne elettorali. Il recupero dei dati degli utenti è stato possibile perché nel 2016 la stessa società ha creato “thisisyourdigitallife” l’app che offriva agli utenti un test sulla personalità, ma che nella realtà ha permesso alla società di raccogliere i dati degli utenti Facebook che accedono all’applicazione.
Quali saranno le prossime mosse di Facebook?
La società fondata nel 2004 da Mark Zuckerberg, ha annunciato, dopo tre anni dall’ultimo cambiamento sulla privacy alcune novità che riguardano le condizioni d’uso e la normativa sui dati della piattaforma.
Quali sono le novità?
- A partire da lunedì 9 aprile in cima al flusso di notizie di tutti gli utenti è comparso un link che mostra le app utilizzate da ognuno e le informazioni condivise con queste applicazioni; così facendo agli utenti sarà data la possibilità di rimuovere più facilmente le app che non vogliono più.
- Altri due cambiamenti sono previsi per le app di terze parti: il primo darà a queste la possibilità di chiedere all’utente soltanto la condivisione dell’indirizzo di posta elettronica. Con il secondo Facebook automaticamente disattiverà l’accesso alle app terze parti non utilizzate dagli utenti negli ultimi tre mesi.
- Dal blog ufficiale emerge l’intenzione di Facebook di ridurre il numero dei dati messi a disposizione dagli sviluppatori (API) relativi a eventi, gruppi e pagine di Facebook, come nella applicazione Instagram.
In Europa dal 25 maggio 2018 entrerà in vigore il GDPR, il nuovo regolamento europeo sul trattamento dei dati personali, alla luce delle nuove regole imposte a tutti UE la questione necessità di maggior chiarimenti.
Intanto per chiarire il ruolo della società nella vicenda Facebook-Cambridge Analytica, Mark Zuckerberg è stato chiamato a testimoniare ieri 10 aprile davanti alla Commissione dell’Energia e del Commercio della Camera Usa: ha ribadito le proprie scuse per gli scandali che hanno scosso Facebook e promesso migliori controlli su dati raccolti.