Bonus pubblicità: cos’è e come funziona
Una boccata d’aria per il mondo dell’advertising online e offline, nonché una spinta per le aziende e i privati che investono in campagne sui media del proprio territorio: sono questi gli obiettivi del provvedimento che dispone nuovi benefici fiscali per gli investimenti pubblicitari «incrementali» su quotidiani, siti di informazione, periodici ed emittenti televisive e radiofoniche locali. Ma cos’è nel dettaglio il bonus pubblicità? Chi ne ha diritto? E come funziona? Ecco alcune delucidazioni.
Cos’è il bonus pubblicità
Già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, Si tratta di un credito d’imposta sui costi incrementali in pubblicità locale rispetto a quelli effettuati nell’anno precedente (art. 57-bis, DL 50/2017) e si può utilizzare esclusivamente in compensazione con beneficio nel 2018.
Introdotto con un emendamento alla Manovra correttiva, approvata dalla Camera lo scorso 15 giugno e convertita nella legge numero 96, l’articolo 57-bis prevede un credito d’imposta pari al 75% a decorrere dal 2018 per tutte “le imprese lavoratrici e i lavoratori autonomi” che effettuano investimenti pubblicitari incrementati, cioè superiori almeno dell’1% rispetto a quelli «analoghi effettuati sugli stessi mezzi d’informazione nell’anno precedente». Si sale al 90% di detrazione se si tratta di microimprese, startup e Pmi innovative. Il tutto in un limite massimo complessivo di spesa, ossia un tetto entro cui far rientrare gli sgravi, che deve essere stabilito.
In sede di prima attuazione, il beneficio è applicabile anche agli investimenti effettuati dal 24 giugno al 31 dicembre 2017, sempre con la stessa soglia incrementale riferita all’anno precedente. Ma fate attenzione: questa estensione riguarda i soli investimenti effettuati sulla stampa e sui giornali online.
I soggetti destinatari del bonus pubblicità
I destinatari del bonus pubblicità sono:
– lavoratori autonomi e titolari di partita Iva;
– professionisti (sia iscritti che non iscritti ad albi, ruoli o collegi);
– imprese di qualsiasi natura giuridica (ditte individuali, società, start up e Pmi innovative)
Ovviamente, condizione essenziale è aver sostenuto costi in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica offline e online.
Come accedere al bonus pubblicità
I soggetti interessati potranno presentare domanda su un’apposita piattaforma telematica dell’Agenzia delle Entrate, usufruendo di una “finestra temporale” ampia. Il termine entro cui la domanda potrà essere presentata non è stato ancora fissato definitivamente, ma “potrebbe” essere dal 1° al 31 marzo di ciascun anno.
La comunicazione dovrà contenere:
- i dati identificativi del richiedente (azienda o privato);
- il costo complessivo degli investimenti pubblicitari effettuati, o da effettuare, nel corso dell’anno e nell’; ove gli investimenti riguardino sia la stampa che le emittenti radio-televisive, i costi andranno esposti distintamente per le due tipologia di media;
- il costo complessivo degli investimenti effettuati sugli analoghi media nell’anno precedente;
- l’indicazione dell’incremento degli investimenti su ognuno dei due media, in percentuale ed in valore assoluto;
- l’ammontare del credito d’imposta richiesto per ognuno dei due media;
- dichiarazione sostitutiva di atto notorio.
Spetterà all’AE e all’Amministrazione effettuare i controlli del caso in merito alla legittima fruizione del beneficio.
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