Street Advertising: il media offline ecologico perfetto per l’era digitale
Viviamo in un’epoca in cui la maggior parte della comunicazione, seguendo il trend della digitalizzazione, si è spostata sull’online e sui social media sfruttando nuovi canali per raccontare il brand: dai banner a Google Adv, dalle newsletter promozionali a Facebook e Instagram Adv, fino ai video pre-roll su You Tube… gli esempi sono numerosi e svariati. Ovviamente, per quanto riguarda l’offline, la pubblicità in tv e radio continua a esistere, così come l’out of home continua a essere un media molto utilizzato dalle aziende, a volta anche in una chiave innovativa e originale che in pochi si aspettano… Ad esempio, quanti di voi hanno sentito parlare dello Street Advertising?
Street Advertising: l’out of home alternativo alla cartellonistica
Lo Street Advertising è una pratica che permette di collocare dei messaggi pubblicitari sugli spazi pedonali delle città attraverso l’uso di uno stencil e di colori a base acqua, completamente rimovibili in un secondo momento. Non è facile datarne la nascita, essendo considerato in passato come un mezzo parte del marketing non convenzionale e data la sua natura connessa al mondo della Writing Art. Con il passare degli anni la tecnica si è affinata e migliorata, andando a profilarsi come una vera e propria alternativa alla cartellonistica.
Oggi sono molti gli esempi che possono essere visti andando a spasso per i centri urbani: esistono ad esempio i Reverse Graffiti, creati attraverso l’uso di uno stencil e di un getto di acqua calda che va a rimuovere lo sporco dalla superficie, in modo che il messaggio appaia grazie all’effetto di contrasto sporco-pulito; un altro esempio, più sofisticato, sono i Green Graffiti, conosciuti anche come “chalk graffiti”, ossia messaggi realizzati questa volta con una miscela naturale colorata, tramite uno stencil che ne definisce la grafica.
Street Advertising: i vantaggi dei Green e Reverse Graffiti
Questa tecnica potrà ricordare altre pratiche pubblicitarie che coinvolgono ugualmente gli spazi pedonali, come le pellicolature, gli adesivi e i cosiddetti bolloni, ma si distingue da essi per diversi motivi: a differenza dei Green e Reverse Graffiti, le pratiche appena citate alterano le superfici, diventando potenzialmente pericolosi per i pedoni e sono o estremamente volatili (possono andare via con un po’ di pioggia) oppure estremamente resistenti, quasi perenni, in base alla tipologia di sticker utilizzato. La conseguenza ovvia di questi limiti sono problemi in termini di perdita di valore del messaggio e di permessi pubblicitari.
Per quanto riguarda lo Street Advertising, invece, esistono diversi vantaggi che rendono questa tecnica interessante per molte aziende. Anzitutto il fattore sostenibilità, oggi tema fondamentale: i Green e Reverse Graffiti sono infatti a impatto zero sull’ambiente; i primi utilizzano una pittura naturale e la fase di rimozione richiede solamente acqua calda ad alta pressione, mentre lo stencil in alluminio utilizzato per la creazione dei messaggi viene riciclato, con una logica di rifiuto zero; i Reverse Graffiti, invece, sono realizzati solamente con l’ausilio di un getto d’acqua. Un altro vantaggio risiede nell’effetto memorabilità sulle persone: infatti i messaggi presentano la possibilità di avere grafiche accattivanti e, per la loro posizione insolita (il marciapiede in luogo di un billboard o di una pensilina), catturano maggiormente l’attenzione dei passanti e restano più impressi nella mente. Ultimo ma non meno importante il fattore targettizzazione: i messaggi possono essere posizionati in aree individuate come di passaggio o di forte interesse per il target di riferimento del brand, aumentando moltissimo l’efficacia della diffusione del messaggio.
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